Daily Media 27 Giugno 2019
Con luglio alle porte, è già partito il conto alla rovescia e il rilascio di piccole curiosità legate a una delle
pellicole più attese dell’estate: Il Re Leone, che uscirà il 19 luglio negli Stati Uniti e il 21 agosto nei cinema italiani. Uno dei più grandi film d’animazione di sempre che arrivava nei cinema USA ben 25 anni fa assieme
a un’indimenticabile lezione di vita affermandosi come uno dei cartoni animati più riusciti e amati di sempre, oltre a essere il film d’animazione tradizionale con più incassi nella storia del cinema (in tutto il mondo ha raccolto 968 milioni di dollari), vincitore di due Premi Oscar (Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone per “Can You Feel the Love Tonight”), il racconto di formazione del giovane leoncino Simba rappresenta l’apice inarrivabile del Rinascimento disneyano. Il mito de Il Re Leone non si è tradotto soltanto in milioni di biglietti staccati, ma è sfociato anche in uno spettacolo teatrale, nelle canzoni mai dimenticate, nei numerosi brand che hanno associato il proprio nome ai personaggi protagonisti e in un’imminente nuova versione disneyana che lo farà conoscere anche alle nuove generazioni. In questi giorni sono stati rilasciati i nuovi suggestivi poster del prossimo film diretto da Jon Favreau e la tracklist della colonna sonora del remake live action. Effetto nostalgia garantito in quanto oltre alle canzoni nuove cantate dalle star del film tra cui Beyoncé (che dà la voce alla leonessa Nala) e Donald Glover (Simba), i fan più nostalgici troveranno i brani conosciuti già nel classico d’animazione del 1994. La colonna sonora del nuovo Re Leone è opera del compositore leggendario Hans Zimmer, con la produzione di Pharrell Williams, inoltre Elton John – compositore e cantante della splendida colonna sonora originale – è presente con un nuovo brano che si intitola “Never Too Late”. Per soddisfare la curiosità dei fan e far salire l’attesa, Jon Favreau ha rivelato alcuni dettagli della realizzazione del film durante un’intervista concessa a Fandango, principale sito internet americano per la vendita di biglietti per il cinema, proprio nel giorno in cui si potevano acquistare per l’atteso rifacimento del classico d’animazione del 1994, che ancora oggi rimane il maggiore incasso di sempre per un lungometraggio realizzato con tecniche tradizionali. Per prima cosa, Jon Favreau ha affrontato la questione della fedeltà all’originale affermando la volontà di distinguersi dalla versione animata e dallo spettacolo teatrale, ma allo stesso tempo di dover tenere in conto del fatto che la gente ha dei ricordi legati a quelle incarnazioni. Quindi si è cercato di fare qualcosa che corrispondesse a ciò che il pubblico si aspetta da Il Re Leone, ma che sia anche in grado di sorprendere e avere un’identità propria. La novità principale è lo stile d’animazione, che opta per una tecnica digitale fotorealistica. Una sfida interessante soprattutto per quanto riguarda i personaggi dato che – come afferma Favreau – facendo Il libro della giungla era emerso che se carichi troppo le espressioni facciali dei personaggi cominciano a sembrare umani e non animali. Per Il Re Leone si è deciso quindi di veilcolare le emozioni senza espressioni facciali, mentre no dei legami principali con il classico animato è la voce di Mufasa, che in inglese sarà ancora una volta doppiato da James Earl Jones (in Italia invece è Luca Ward, che sostituisce Vittorio Gassman). E pensare che ai tempi della sua produzione, non ci si sarebbe mai aspettato un successo di tale portata. Nemmeno da parte della Disney. Dopo il grande successo di Aladdin infatti, l’azienda mise in cantiere due progetti paralleli: Il Re Leone e Pocahontas. Il primo era considerato una produzione sperimentale, rischiosa, alquanto proibitiva. Il secondo, invece, aveva tutti gli ingredienti per essere un grande successo. Il successo del primo fu del tutto inatteso. Un successo di pubblico e critica a livello mondiale che ci auguriamo abbia anche la nuova versione in arrivo nei cinema, che ripropone ciò che aveva reso speciale l’originale già 25 anni fa: il tema della crescita, dell’amicizia, dell’equilibrio necessario tra spensieratezza e doveri, il rapporto padre-figlio e il senso di appartenenza alla Madre Terra. Una storia semplice che ha saputo diventare un cult per intere generazioni e che intratterrà grandi e piccini in questa lunga estate a tutto cinema!